Si sono svolti questo fine settimana (27/28 novembre 2021) a Modena i campionati italiani individuali di Kendo per le categorie kyu e il campionato a squadre da tre CIK Taikai.
Il Kendo Roma si presenta con quattro atleti, di cui tre alla prima esperienza di gara in assoluto. Di questo gruppo due sono kyu sotto i diciotto anni, cosa che ci rende la squadra più giovane del torneo.
L’arrivo a Modena avviene venerdì in serata, dopo aver sagacemente aggirato mega ingorghi, prima cittadini e poi autostradali, tra strade di campagna, fungaie, nebbia e strade senza uscita che portano a basi militari segrete dell’esercito, il nostro gruppo composto oltre ai quattro atleti anche da due accompagnatori giunge infine all’agognato albergo. Peccato solo che vista l’ora tarda la portineria è chiusa e quindi bisogna fare la registrazione da soli al totemico computer presente all’entrata, cosa che comporterà non poche difficoltà che hanno ricordato una riedizione moderna del film Tempi moderni di Charlie Chaplin. Dopo non poche difficoltà le porte di Durin si aprono (“Pedo Mellon a Minno”) permettendoci di entrare a Moria. Si raggiungono le stanze e dopo i soliti necessari scherzi di cattivo gusto la giornata si conclude con un meritato riposo.
Sabato c’è la gara kyu.
Nonostante sia la loro prima gara i nostri ragazzi si comportano splendidamente: Spinella si arena nella batteria di qualificazione; Marchini si spinge fino agli ottavi e Betti addirittura ai quarti, sfiorando di fatto una possibile medaglia. La giornata si conclude con grande soddisfazione da parte di tutti, ignari che il bello sarebbe venuto il giorno dopo.
Cena con gli amici fraterni del Kuma no Kai Catania e la giornata è definitivamente conclusa.
Domenica c’è la gara a squadre da tre.
I nostri tre principianti vengono raggiunti da Desideri, che farà da capitano della squadra. Il percorso è subito in salita, non solo per il fatto di essere la squadra più giovane, e quindi con meno esperienza, del torneo, ma anche per il fatto di partire col primo incontro contro il fortissimo Doshinken Alessandria. I nostri si battono con ardimento riuscendo a perdere di misura. Il secondo incontro della batteria di qualificazione ci contrappone al Parma Kendo Kai, chi vince passa. Il compito è arduo, ma contro ogni pronostico riusciamo a conseguire due vittorie e un pareggio, tra cui quella decisiva del capitano, che ci spalanca la strada verso gli ottavi.
C’è da dire che l’obiettivo minimo della giornata è raggiunto: superare la batteria di qualificazione accedendo così alla fase a eliminazione diretta. La squadra a questo punto potrebbe sentirsi appagata, ma forse non lo è. Il prossimo scoglio è impersonato dal Modena Kendo Club, altra compagine comunque competitiva e maggiormente navigata dei nostri. La strada è ancora in salita, incassiamo infatti un secco due a zero al primo dei tre incontri. Il risultato viene però messo in pari all’incontro successivo, e definitivamente ribaltato dal netto due a zero del terzo e ultimo incontro che suggella il passaggio del turno.
Ci troviamo ora ai quarti, un risultato totalmente inaspettato per quella che è una squadra per tre quarti al suo esordio assoluto. Di fronte a noi una compagine temibile, il Sei Chu Do Brescia. Siamo a un passo dalla possibile medaglia, ma gli avversari sono sulla carta decisamente più forti di noi. E non solo sulla carta. Ci proviamo, ma subiamo il più classico dei cappottoni, incassando tre sconfitte.
Il sogno di salire sul podio si infrange, ma per il Kendo Roma è comunque una giornata di festa e di trionfo. Andare così avanti alla prima uscita assoluta era qualcosa che mai avremmo ritenuto possibile. La soddisfazione è tangibile, e seppure si tornerà a casa senza medaglie vere la sensazione di aver fatto molto bene pervade la nostra piccola ma battagliera compagine.
Prossimo appuntamento ai campionati italiani a squadre di marzo 2022. Manca solo il quinto membro, anch’esso juniores e scalpitante per esordire, per completare il gruppo.
Pur non avendo portato a casa nulla di tangibile, questo fine settimana assume un’importanza capitale nella storia del nostro giovane club. È un nuovo inizio, una partenza decisa e gioiosa verso vette che si spera saranno sempre più alte.
Per dirla nella lingua dei nostri avi latini: “Ad maiora!”, ossia: “Verso cose sempre più grandi!”.